Descrizione
Antonio Sbirziola
Un giorno è bello e il prossimo migliore
Un siciliano in Australia
prefazione di Melania G. Mazzucco
Milano, Terre di mezzo, 2007
pp. 304 – € 14,50
Antonio e Rosa sono due migranti: da un’isola, la Sicilia, si trasferiscono dall’altra parte del mondo, in Australia, un’altra isola, grande come un continente. Siamo nel 1977, Antonio lavora nelle ferrovie, cresce i due figli con la moglie e coltiva il sogno di una casa più grande, la villa che in Sicilia non avrebbe mai potuto permettersi. Dopo molte insistenze convince Rosa, compra un terreno e inizia a costruire con le sue mani la casa perfetta. Ma poi l’imprevisto: arriva il terzo figlio che non aspettavano. E’ Marcello, un bambino che fa innamorare subito tutti, ma che ha una malformazione cardiaca.
Inizia così il periodo più difficile per la famiglia Sbirziola, punteggiato da continui ricoveri e operazioni. Rosa non si dà pace e si ammala di depressione. Per Antonio il mondo si capovolge, deve pensare a tutto, si prende cura della famiglia, la tiene unita come può, cerca di tranquillizzare la moglie, di proteggere Marcello, mentendogli sulla gravità delle sue condizioni, cresce i due figli più grandi. Anni dopo ricorda e racconta benissimo, nonostante la difficoltà del suo italiano stentato, l’amore totale per il figlio malato.
“Queensland. Un giorno è bello e il prossimo migliore” è uno slogan per attirare turisti, ma non è una menzogna, perché Surfers Paradise è davvero un paradiso – o almeno lo sembra ad Antonio Sbirziola quando prende una vacanza e porta la sua famiglia. Lo slogan – che risuona nelle prime scanzonate pagine di questo libro – si rivelerà nello stesso istante un miraggio di felicità e un crudele inganno.
[dalla prefazione di Melania G. Mazzucco]
Antonio Sbirziola letto da Mario Perrotta al Premio Pieve 2009:
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