Descrizione
Le femmine e i cani non possono entrare
Diario di una donna che ha lottato per sopravvivere
Milano, Terre di mezzo, 2023
p. 200 – € 14,00
diario finalista al concorso DiMMi 2022
Lilith è sempre risorta dalle ceneri di mille battaglie dove è stata bruciata. E la simbologia del fuoco non crea solo metafore suggestive per una donna del Sud Asia, un luogo dove mito e realtà sono separati da una sottile linea invisibile che spesso diventa un confine valicabile e valicato. Lilith lo sa e lo afferma con franchezza: “In realtà io non ho mai voluto essere lontanamente simile a una fenice. Nessuna donna vuole essere ridotta in cenere per poi rinascere dalla propria cenere”. La sua è indubbiamente una testimonianza di dignitosa, civile ed eloquente disubbidienza, ma non necessita di abbellimenti letterari, paternalistiche lusinghe o commenti particolari sulle sue strategie di narrazione. Come il suo Paese, il Bangladesh, non necessita di essere difeso nella sua lunga storia di battaglie per i diritti e la giustizia, allo stesso modo l’autrice non ha bisogno né di complimenti né di giustificazioni per quanto scrive. Lilith ha bisogno di essere letta e ascoltata, perché la sua voce è scomoda ma vera. La sua voce è quella di una donna libera che dice la verità e io non ho nulla da aggiungere o togliere a questa liberante spudoratezza. L’autrice scrive un racconto di venti anni senza lasciarci il tempo di respirare, come se la sua scrittura rompesse gli argini di un fiume in piena e si riversasse, senza le pause e le regole di un narrare studiato, su pagine e pagine di inarrestabile denuncia. Quello che rende questa storia davvero unica e non assimilabile a quella di tante è l’energia della parola agita in piena coscienza, senza paura ma con saggia prudenza. Lilith sa che deve anche proteggersi. Conosce il peso delle parole e il loro prezzo. Ogni cosa, ogni persona, ogni vagina ha un costo. Soldi e potere si accompagnano a paura e perversione. Lilith non vuole più rinascere ogni giorno come un animale mitologico. Chi vorrebbe mai essere costretta a doversi continuamente dissolvere in cenere per risorgere dal terrore e dall’angoscia? La sua storia, infatti, non ha nulla di mitico, ma porta con sé il fardello scomodo della cruda verità.
[dalla postfazione di Mara Matta]
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