Descrizione
Oreste Orlando Tonelli
Colibrì una strada per la Caienna
autobiografia 1881-1925
introduzione di Vivian Lamarque
Firenze, Giunti Gruppo Editoriale, 1994
Diario Italiano n. 12
pp. 200 – euro 9,00
Come un colibrì che salta con le sue lucide penne da un ramo all’altro, aggressivo e focoso, l’Orlando ha una vita in movimento che lui stesso racconta con una scrittura piena di trasparenza e di colore. É una storia molto complicata che ha come teatro mezzo mondo. Nato a Fivizzano, fra Toscana e Liguria, Orlando è figlio di una povera ma onesta famiglia perseguitata dalla sfortuna. É l’ultimo di cinque fratelli tre dei quali sono morti in circostanze incidentali. I genitori, Giuseppe e Sabatina, per paura di rimanere senza braccia in casa, adottano via via dei trovatelli. Orlando deve dare una mano alla famiglia, ma il suo carattere è quello di un ragazzo irrequieto, ribelle, assetato di libertà. Così, nel 1895, quando ha appena compiuto 15 anni, accetta di andare con un cugino a cercare lavoro a Montecarlo. Prima di allora Orlando non aveva mai visto un treno, né il mare, né le grandi città. Lavorerà per un anno: il padrone conta su di lui e lui risparmia, manda soldi a casa. poi però comincia a frequentare amicizie sbagliate e tra il gioco e l’osteria non gli resterà più un soldo in tasca. Inizia un periodo difficile in cui Orlando cambia molte occupazioni, torna in Italia, parte per la Scozia, rimpatria e poi è di nuovo in Francia, finché una notte, in una rissa uccide un piemontese, emigrato come lui. Fugge ma viene arrestato e a venticinque anni è rinchiuso nel carcere della Caienna. Dal quale con la complicità di altri due compagni riuscirà ad evadere e a imbarcarsi su una nave italiana diretta in Venezuela.
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