Descrizione
Un rumore speciale
Il sottofondo della memoria
a cura di Camillo Brezzi, Luigi Burroni, Natalia Cangi, Loretta Veri
Udine, Forum, 2024
pp. 256 con ill. euro 30,00
Quarant’anni di vita dell’Archivio non si possono raccontare brevemente perché sono anni di una storia densa di eventi grandi e piccoli e di partecipazione. Abbiamo quindi pensato di offrire un (grosso) biglietto da visita composto da foto e testi per chi in varie forme ha instaurato con l’Archivio un legame di amicizia, e allo stesso tempo per presentarci a chi ancora non ci conosce. Un compito arduo scegliere un percorso narrativo che, con poche voci, potesse rappresentarle tutte. Lo abbiamo fatto attraverso parole ricorrenti che creano legami fra i diari. Parole che si rincorrono negli scaffali dell’Archivio: futuro, calligrafia, conflitti, patria, diritti, libertà, viaggio, nemico, violenza, amore, e altre ancora. In sintonia alcune, in opposizione altre. Attraverso le voci di pochissimi autori si sono voluti rappresentare quanti più argomenti possibili, sapendo di non poter dare mai conto di tutta la varietà, bellezza, diversità, che possiamo incontrare fra le pagine di carta dell’Archivio di Pieve. Il percorso per immagini è un compito ancora più arduo. Migliaia e migliaia di foto sono state selezionate con cura per arrivare a una sintesi che possa rappresentare un frammento minimo del nostro racconto visivo fatto di ricordi e tanti, tantissimi volti. Ci auguriamo che il libro serva per aprire altre porte, per leggere altre storie, per guardare altre immagini. E conti per quello che vuole rappresentare più per quello che contiene. Perchè solo l’Archivio può contenere tutte le storie e tutte le immagini. Non basta un libro.
sfoglia le prime pagine del volume
Marco –
È un’uscita speciale, come riporta la didascalia.
E l’occasione è quella dei 40 anni dell’Archivio dei diari, istituzione culturale tanto meravigliosa quanto preziosa, punto di riferimento per la memoria del nostro Paese.
Come speciale è il rumore che racconta, fin dal suo titolo, richiamo diretto alle parole del fondatore dell’Archivio.
Voci che ci arrivano dal passato, dalla storia italiana più vera e profonda. Voci che ci arrivano oggi da questo piccolo borgo toscano dove hanno trovato casa, la più naturale forse; ma che ci arrivano in realtà da ogni angolo del Paese e del mondo, confluite qui, lungo le sponde del Tevere, dopo vicissitudini e peripezie ogni volta diverse e uniche… per raccontare chi eravamo, chi siamo e forse anche chi saremo.
Questo libro rosso è semplicemente unico e meraviglioso. Un’opera corale monumentale. Un lavoro umanamente unico, fatto a mano per così dire dalle persone che più di tutte hanno fatto crescere questa creatura dandole la forza di camminare oggi sulle proprie gambe.
Bisogna sfogliarlo, per fare un viaggio nella storia privata del nostro Paese, un viaggio dentro noi stessi.
Bisogna annusarlo, per sentire arrivare il profumo di quelle storie e di quella carta fin dentro ai polmoni.
Bisogna respirarlo, farsi attraversare dall’eco di quelle voci e dai ricordi che risveglia in ognuno di noi.
Bisogna averlo, semplicemente.
Immancabilmente.