Descrizione
Vogliamo anche le rose
un film di Alina Marazzi
introduzione di Lidia Ravera
Milano, Feltrinelli, Collana Real Cinema, 2008
DVD + libro di 144 pp. – euro 16,90
Dalla regista di Un’ora sola ti vorrei, la voce e la passione delle donne negli anni della liberazione sessuale e del movimento femminista in Italia a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Con il libro Le rose, a cura di Alina Marazzi.
Il film
Per guidarci lungo le tappe più significative del profondo e contraddittorio mutamento, mai completamente risolto, operato dalla rivoluzione sessuale, la regista Alina Marazzi decide di muoversi su un piano di narrazione intimo e diretto, catturando e rappresentando davanti ai nostri occhi i diari personali di Anita, Teresa e Valentina (tratti dall’Archivio di Pieve Santo Stefano), tre persone che, pur provenendo da diverse regioni d’Italia e appartenendo a classi sociali differenti, sono accomunate dall’essere donne e da un’uguale rivendicazione: non riconoscersi più in una società patriarcale, maschilista e maritale che le vuole madri efficienti, mogli obbedienti e figlie integerrime. Il documentario si concentra su fatti della storia recente mettendo in scena un concerto di voci in prima persona miscelate con materiali e filmati d’epoca provenienti dalle fonti più diverse: istituzionali, pubbliche, militanti, private. Vogliamo anche le rose è un prezioso strumento per mostrare un’Italia che, spesso ricordata come fiaba grottesca, è invece stata drammaticamente reale. Con il libro Le rose, a cura di Alina Marazzi.
“Ho voluto ripercorrere la storia delle donne tra la metà degli anni sessanta e la fine degli anni settanta per metterla in relazione, a partire dal ‘caso italiano’, con il nostro presente globale, conflittuale e contraddittorio. Con l’intenzione di offrire uno spunto di riflessione su temi ancora oggi parzialmente irrisolti o addirittura platealmente rimessi in discussione.”
Alina Marazzi, nata nel 1964. Vive e lavora a Milano.
Regista di documentari, è stata aiuto regista in lungometraggi per il cinema e ha collaborato a progetti di arte e video arte. Con il film Un’ora sola ti vorrei ha vinto numerosi premi internazionali, tra i quali il premio per il miglior documentario al Festival di Torino 2002 e al Newport International Film festival (2003), e la menzione speciale della giuria al Festival di Locarno 2002 e al Festival dei Popoli di Firenze 2002.
Con l’Archivio dei diari collabora dal 2003. Un suo articolo è uscito sul numero 18 di Primapersona.
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